Abbiamo già parlato qui di cosa sono e come si calcolano i flussi di cassa. Un aspetto fondamentale alla base di ogni piano aziendale è la loro evoluzione nel tempo e quindi diventa cruciale una corretta previsione dei flussi. In questo articolo spiegheremo come si fa e quali sono i principali benefici per l’azienda.
Perché è utile prevedere i flussi di cassa
Prima di immergerci nell’operatività di una corretta previsione dei flussi di cassa, è importante comprendere le ragioni per cui è necessaria e deve essere monitorata regolarmente.
Innanzitutto, è di cruciale importanza fare previsioni sui flussi di cassa della propria azienda per rendere la tua attività più stabile e sicura. Con un attento e programmato piano delle vendite (quindi delle entrate di cassa, che sicuramente sono l’elemento più difficile da pianificare dato che dipendono da terze parti) puoi riuscire a capire in anticipo eventuali fabbisogni di cassa o necessità di ricorrere a nuovi finanziamenti in anticipo. Questo potrà permetterti di evitare eventuali situazioni di rischio insolvenza.
In secondo luogo, una gestione accurata dei flussi di cassa migliora la relazione con gli istituti di credito. Disponendo di dati aziendali più precisi e informati, sarai in grado di gestire meglio eventuali linee di credito, evitare onerosi scoperti di conto e soprattutto presentarti in banca ben prima che un problema di liquidità si presenti.
Infine, la pianificazione dei flussi di cassa stimola la valutazione dei tuoi investimenti e dei loro ritorni. Esaminando scenari alternativi, puoi individuare la soluzione migliore per la tua azienda. La ricostruzione del cash flow implica la creazione di un piano aziendale in cui si ha un maggiore controllo sulle entrate e sulle uscite, consentendo di comprendere le aree di forza e di debolezza.
Come prevedere i flussi di cassa
Come abbiamo già discusso, il flusso di cassa è il risultato di una differenza fra entrate e uscite di cassa. Sono dunque da stimare due valori e fare una sottrazione fra essi per arrivare al valore risultante. Il punto di partenza per la previsione dei flussi di cassa è la stima delle entrate che pensi di avere nell’intervallo temporale che stai studiando. Per quanto riguarda l’individuazione delle entrate future le principali voci da tenere in considerazione sono le seguenti:
- Vendite ai clienti – sicuramente la voce più rilevante fra le entrate di un’azienda sana, con le entrate che derivano dalla vendita di un prodotto o servizio ai nostri clienti finali. Dobbiamo ricordarci che se la vendita è concesso con una dilazione di pagamento, il flusso di cassa ne beneficerà solo una volta incassata la fattura. Ad esempio, se vendo merci da €1.000 oggi con dilazione a 60 giorni, dovrò registrare il valore in entrata fra due mesi.
- Aiuti e sussidi – in questa voce rientrato tutti quei imborsi da istituti come l’INPS, eventuali bonus lavoro, etc.
- Rimborso del credito IVA.
- Prestiti e altri finanziamenti – eventuali finanziamenti bancari figureranno fra le entrate nette di cassa, in quanto la liquidità a disposizione potrà essere usata per la normale attività aziendale.
Passando adesso alle uscite di cassa, le principali voci di esborso saranno:
- Fornitori – l’altra faccia della medaglia delle vendite ai clienti. Sicuramente una voce importante che deve essere monitorata attentamente. Anche in questo caso dovremo tenere in considerazione eventuali dilazioni di pagamento – se ci viene concesso un pagamento a 90 giorni, l’esborso monetario dovrà essere contabilizzato fra 3 mesi e non adesso.
- Stipendi, oneri sociali e contributi – il costo del personale, comprensivo di contributi previdenziali a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro ed altri rimborsi spese.
- Spese di gestione e amministrazione – in questa voce fai attenzione a tutti gli abbonamenti di cui disponi per la tua attività, da internet, a eventuali software che usi, il costo del telefono. Altri esborsi (che puoi anche separare in un’ulteriore voce) fanno riferimento alle spese per il locale (come le varie bollette), le spese in assicurazioni che devi sostenere, eventuali regali ai clienti o spese aziendale di vario genere.
- Marketing – l’investimento in campagne di marketing di vario genere sono un costo importante per trovare e fidelizzare i tuoi clienti.
- Servizi di consulenza.
- Banche – eventuali rimborsi che devi ripagare o spese relative al tuo conto bancario.
- Tasse – in questa voce includi le imposte sulla società che devi versare.
- IVA – nel caso in cui l’IVA debito è superiore all’IVA a credito.
Adesso che hai considerato tutte gli incassi e le spese a cui devi fare fronte, cerca di capire il valore di ogni voce.
Abbiamo già detto come le entrate siano la parte più complessa da stimare, ma questo diventa più facile se la tua azienda vende un prodotto o servizio in abbonamento o ha clienti che effettuano acquisti in maniera ricorrente. In questo caso stimare le entrate sarà molto semplice, basterà considerare il valore medio di vendita mensile e utilizzarlo per tutti i mesi dell’intervallo che stai studiando (sempre considerando la dilazione di pagamento).
Nel caso in cui, invece non riesci a fare una stima “semplificata”, sarà necessario un approccio più analitico, partendo dal numero di prodotti che ti aspetti di vendere e moltiplicarlo per il prezzo di vendita.
Ad esempio, se ti aspetti nel prossimo mese di vendere 1.000 giocattoli al prezzo di €10 ciascuno, avrai un entrata di cassa di €10.000. In questo caso può essere utile guardare lo storico per capire quanto hai fatto nei diversi mesi negli anni precedenti.
Oltre a questo, fra le tue entrate dovrai considerare eventuali prestiti che stai negoziando con la tua banca, eventuali interessi in mora per pagamenti in ritardo de tuoi clienti e il rimborso dell’IVA a credito. Stimare questi valori (fatta eccezione del prestito bancario, è per sua natura complesso e inesatto. Di nuovo ti consigliamo di fare riferimento a quanto ricevuto in passato).
Lo stesso discorso delle entrate fisse vale anche per le uscite di cassa fisse, più facili da stimare e riassumibili nelle seguenti voci:
- Il rimborso dei prestiti commerciali – la rata dei prestiti che dovrai versare al tuo istituto di credito mensilmente.
- Assicurazioni varie.
- Abbonamenti di vario genere (internet, software, etc.).
- Le bollette del gas, dell’elettricità o dell’acqua (in caso di variazioni di solito vengono ammortizzate nel corso dell’anno dal tuo fornitore).
- Stipendi – questa voce dovrebbe sempre rimanere uguale a meno che tu non decida di assumere un nuovo dipendente.
- L’affitto.
- Tasse.
Proiettare i costi fissi è un’operazione piuttosto semplice: basta controllare l’esborso mensile di ciascuno e considerarlo costante per ogni mese del piano di previsione che sto creando.
Per concludere il nostro piano di previsione a questo punto dobbiamo considerare i costi variabili, che per loro natura sono incerti. Fra i principali consideriamo:
- Acquisti dai fornitori – così come le vendite anche gli acquisti dipendono dalla quantità di prodotti che cerco di distribuire nel mercato. Per formulare delle previsioni prova a collegare il numero di acquisti effettuati ai prodotti che voglio vendere, assumendo una percentuale di invenduto. Anche in questo caso, basandoci su stime, consigliamo di fare riferimento ai tuoi dati storici.
- Costi di trasporto – anche in questo caso dovresti cercare di fare una stima del costo medio delle spese di viaggio su base mensile facendo riferimento ai dati storici.
- Costi eccezionali – in questa sezione rientrano una serie di costi difficilmente anticipabili (un guasto a un macchinario imprevisto, delle spese per un sinistro, eventuali problemi burocratici che creano nuovi costi, etc.).
Una volta stimate tutte le entrate ed uscite monetarie nell’arco di tempo di riferimento (consigliamo di fare le vostre analisi su un periodo breve/medio, per esempio 1 anno, dato che oltre le previsioni diventano più e più incerte), la tua previsione sarà pronta e riuscirà a dirti quanta cassa verrà creata mese per mese.
Un ultimo consiglio prima di iniziare: prendi come punto di riferimento la quantità di cassa che hai a disposizione oggi per fare il tuo piano previsionale, in modo tale da capire se avrai esigenze di liquidità considerando i flussi che ti aspetti di generare in futuro. In questo modo riuscirai ad anticipare eventuali problemi mantenendo un controllo a 360° sulle tue finanze.
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Come avrai capito, fare una corretta previsione dei flussi di cassa è un’attività molto importante ma particolarmente complessa. Se fatta male (per mancanza di tempo o di attenzione) serve a poco, ma se impostata correttamente permette di avere un maggiore controllo sulla propria azienda. Utilizzare Excel può comportare errori di vario tipo, dall’inserimento di dati sbagliati alla mancata considerazione di alcune voci, fino alla più semplice dimenticanza.
Per questo abbiamo deciso di creare il primo software di gestione dei flussi di cassa COMPLETAMENTE GRATUITO. Con la nostra piattaforma avrai la possibilità di monitorare la tua situazione finanziaria, pianificare gli investimenti e controllare il tuo cash flow in ogni momento. Potrai risparmiare ore di tempo da dedicare alla tua azienda.